Lui dice di sì: il libro poteva scriverlo. Anzi: in una delle interviste concesse a Mediaset, Roberto Vannacci ha assicurato di non aver violato le norme che prescrivono ai soldati di non parlare del servizio svolto o di rivelare segreti militari. “La libertà di parola è garantita dalla Costituzione – ribadisce – E io nel libro tratto di questioni di dominio pubblico”. Già, però l’Esercito a poche ore dagli articoli di stampa sul Mondo al contrario lo ha sollevato dall’incarico che ricopriva a Firenze, il ministro della Difesa ne ha bollato le tesi come “farneticazioni” che fanno male alle Forze Armate e da tre giorni non si parla di altro. Quindi il dubbio sorge: ma quel libro, poteva scriverlo oppure no?
Dal punto di vista giuridico, tutto sarà da chiarire di fronte ad un g … [continua a leggere ..]
Puoi continuare la lettura di tutta la notizia nel sito dell’autore
Articolo apparso sul sito web Nicolaporro.it. Questo é solo un trailer dell’articolo originale. Tutti i diritti dell’articolo sono riservati al produttore.
