
Ne ho letti tanti di libri sul periodo del Covid, in quel pazzo momento in cui sono state sospese le nostre libertà. Ne ho recensiti davvero pochi per il semplice motivo che, banalmente, si dividono in due grandi categorie, un po’ scontate. Quella a cui appartiene chi scrive questa rubrichina, e cioè quella degli scettici, degli arrabbiati, di chi pensa che dietro l’emergenza sanitaria si è celata ogni nefandezza. E la seconda categoria, ben più diffusa, di chi, pur riscontrando qualche errore qua e là, raccontano questi due anni come un kapò racconterebbe il suo luogo di lavoro: come … [continua a leggere ..]
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Articolo apparso sul sito web Nicolaporro.it. Questo é solo un trailer dell’articolo originale. Tutti i diritti dell’articolo sono riservati al produttore.