Lo ha fatto lo Scottish National Party, il partito secessionista al potere, e lo ha confessato un ministro. Il quale ha detto anche che la cifra doveva rimanere segreta per non far indignare i cittadini. Il motivo che si intravvede: quello delle pale eoliche è un immenso business, si intravedono mazzette ai politici per deforestare alberi “inutili” per far soldi con l’eolico: particolarmente lucroso in una Scozia notoriamente molto ventosa. Ciò non è esattamente ecologico. E neanche civile. E niente “ripristino della natura” vergine… Si attende scoppio di scandalo.
Qui sotto l’articolo del Telegraph che ha rivelato la devastazione:
Quasi 16 milioni di alberi sono stati abbattuti su terreni di proprietà pubblica in Scozia per far posto a parchi eolici, ha ammesso un ministro dell’SNP durante un’imponente campagna per erigere più turbine.
Mairi Gougeon, segretario per gli affari rurali, ha stimato che dal 2000 sono stati abbattuti 15,7 milioni di alberi in terreni attualmente gestiti dall’agenzia Forestry and Land Scotland (FLS), l’equivalente di oltre 1.700 al giorno.
Ha insistito sul fatto che esisteva una presunzione di pianificazione a favore della protezione dei boschi e che gli sviluppatori di parchi eolici avrebbero dovuto intraprendere “piantagioni compensative altrove”.
Ma Liam Kerr, un deputato conservatore scozzese, ha detto che il pubblico sarebbe rimasto “stupito” dal totale e ha citato le preoc … [continua a leggere ..]
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