A margine del caso Vannacci, le cui opinioni non si discostano molto da quelle ancor più colorite di milioni di suoi concittadini, con una certa ingenua tendenza a semplificare questioni estremamente complesse, la penso sostanzialmente come Daniele Capezzone quando difende il sacrosanto diritto alla libertà d’espressione. Diritto, che vorrei sommessamente ricordare, viene spesso sostenuto a spada tratta da una ben definita cultura politica, anche quando esso esonda di gran lunga i limiti della ragionevolezza, nei riguardi delle esternazioni di qualche magistrato in odore di militanza partitica.
Le preoccupazioni del generale Vannacci
Ora, dobbiamo considerare che in Italia, soprattutto nei tempi dominati dai social, chiunque occupi una posizione di un certo rilievo pubblico – lo abbiamo ben sperimentato sulla nostra pelle ai tempi de … [continua a leggere ..]

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