
Nucleare “made in Italy”? Con un governo di centrodestra eletto dagli italiani, e non il solito fatto di inciuci e veti incrociati, finalmente si può mettere in campo una politica industriale unitaria, lungimirante, ma soprattutto un risolutivo coordinamento sinergico tra le grandi aziende pubbliche che finora hanno vagato in ordine sparso come monadi leibniziane. Lo reclama pure l’Ue con la scadenza “emissioni zero 2050” per la transizione energetica. La sinergia virtuosa dovrebbe coinvolgere non solo le fonti rinnovabili, ma anche il demonizzato nucleare, quello di nuova generazione, appena rientrato nella tassonomia Ue insieme al gas. La Meloni, secchiona com’è, … [continua a leggere ..]
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