
La dea Eva Kaili aveva otto braccia per arraffare tutti i soldi che poteva, in combutta col fidanzato e un giro di europarlamentari e sindacalisti di sinistra come Antonio Panzeri, piddino, poi nell’Articolo 1 di Speranza. Tutti fermati e qualcuno ammanettato dalla procura federale belga che li considera corrotti dal Qatar per ritoccarne l’immagine. Difatti la radiosa vicepresidente dell’Europarlamento si sperticava in certi discorsi agiografici che qualche sospetto, se non imbarazzo, già lo inducevano. Ma siamo garantisti, diciamo che fino a prova contraria sono tutti cristallini eccetera. Anche se a casa della greca Kaili hanno trovato borse e … [continua a leggere ..]
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